Riportiamo il testo dell’Interrogazione a risposta orale 3-00565 presentata il 28/01/2019 dal senatore DARIO PARRINI (Partito Democratico) sul caso Banca Carige:

“In data 22 dicembre 2018, l’assemblea dei soci di Banca Carige ha respinto la proposta di aumento del capitale, per un ammontare di 400 milioni di euro, è ciò ha indotto alle dimissioni, nei giorni successivi, la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione della banca;

in data 2 gennaio 2019, la Banca centrale europea, per far fronte alla grave situazione nella quale si è così venuta a trovare Banca Carige, ha nominato tre commissari straordinari e un comitato di sorveglianza, composto di tre membri, in sostituzione del dimissionario consiglio di amministrazione, con il compito di stabilizzare la governance e salvaguardare la stabilità della banca, monitorandone attentamente la situazione e tenendo costantemente informate le autorità. Ai commissari è stato altresì affidato il compito di adottare misure tese ad assicurare che Banca Carige ripristini il rispetto dei requisiti patrimoniali in modo sostenibile. Il commissariamento è stato preceduto, su decisione della Consob, dalla sospensione del titolo in borsa;

in data 7 gennaio 2019, il Consiglio dei ministri è stato convocato con urgenza e, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato il decreto-legge n. 1 del 2019, che introduce misure urgenti riguardanti Banca Carige SpA, Cassa di risparmio di Genova e Imperia, anche a tutela della clientela e dei risparmiatori;

come si apprende dal comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri, le misure previste dal decreto, analoghe a quelle contenute nel decreto-legge adottato nel dicembre 2016 per la banca Monte Paschi di Siena (di cui al decreto-legge n. 237 del 2016, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 15 del 2017), forniscono ai commissari un quadro operativo che consente loro di trarre pieno beneficio dalle opportunità gestionali offerte dall’amministrazione straordinaria. In particolare, viene prevista la possibilità per la banca di accedere a forme di sostegno pubblico della liquidità, che consistono nella concessione, da parte del Ministero dell’economia, della garanzia dello Stato su passività di nuova emissione ovvero su finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’Italia. È stata, inoltre, prevista la possibilità per l’istituto di accedere, su richiesta specifica, ad una ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale, volta a preservare il rispetto di tutti gli indici di patrimonializzazione anche in scenari ipotetici di particolare severità e altamente improbabili (scenari avversi dello stress test);

considerato che:

importanti figure che hanno rivestito in passato, e tuttora rivestono, un ruolo di primo piano nell’ambito di Banca Carige sono in stretto contatto, anche per ragioni professionali, con il Presidente del Consiglio dei ministri;

in particolare, il professor Guido Alpa è stato presente nella commissione esaminatrice del concorso svolto nel 2002 per l’assegnazione della cattedra di Diritto privato all’università “La Sapienza”, vinto dall’attuale Presidente del Consiglio dei ministri e ha condiviso con lo stesso uno studio legale. Il professor Alpa è stato una figura di primo piano nella storia recente dell’istituto ligure. Dal 2009 al 2013 è stato membro del consiglio di amministrazione di Banca Carige e dal dicembre 2013 al febbraio 2014 di quello della fondazione Carige, azionista di riferimento della banca. Da aprile a dicembre 2013 è stato invece presidente di Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova;

lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri ha svolto nel recente passato il ruolo di consulente e legale del finanziere Raffaele Mincione, attuale socio di Banca Carige. Tra l’altro, secondo quanto ha riportato senza smentite “il Fatto Quotidiano” il 18 settembre 2018, il contatto professionale con Raffaele Mincione sarebbe stato propiziato dallo stesso studio legale Alpa;

il professor Alpa è stato il legale rappresentante dei soci di Banca Carige, Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli, che negli scorsi mesi hanno tentato di ottenere il controllo dell’istituto genovese,

si chiede di sapere:

in considerazione del possibile conflitto di interessi nel quale sarebbe coinvolto sulla vicenda, se il Presidente del Consiglio dei ministri abbia partecipato al Consiglio dei ministri del 7 gennaio 2019 e all’approvazione del decreto-legge recante misure urgenti su Banca Carige o se sia uscito dalla sala del Consiglio dei ministri astenendosi dal voto sul provvedimento, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1 della legge n. 215 del 2004;

se corrispondano al vero le notizie di stampa che evidenziano interventi diretti, tra il 22 e il 31 dicembre 2018, del Presidente del Consiglio dei ministri sull’azionista di riferimento di Banca Carige Vittorio Malacalza, avversario di Raffaele Mincione, il terzo azionista della Banca che nei mesi precedenti aveva tentato di ottenere il controllo dell’istituto genovese con altri due azionisti, rappresentati dal professor Guido Alpa;

se intenda chiarire quali siano stati i contenuti e le motivazioni delle tre conversazioni che sarebbero avvenute, sempre secondo notizie di stampa, tra il 22 e il 31 dicembre 2018 con l’azionista di riferimento di Banca Carige Vittorio Malacalza, e se non ritenga che tale intervento, avvenuto con un atto di natura informale rivolto ad una sola delle parti in causa, prefiguri una grave interferenza del Presidente del Consiglio dei ministri su questioni bancarie e una grave asimmetria dal punto di vista informativo nei confronti di altri azionisti di Banca Carige;

se intenda impegnarsi in futuro, nel rispetto di quanto previsto dalla legge n. 215 del 2004, recante norme in materia di risoluzione di conflitti d’interesse, a non partecipare alle sedute del Consiglio dei ministri ogni qual volta vi siano all’esame argomenti su cui incombono interessi personali o professionali in contrasto con l’imparzialità richiesta ad un Presidente del Consiglio dei ministri”.