Dalla notte di domenica 22 gennaio milioni di caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio sono divenuti inaccessibili. Per durata ed estensione, si tratta di uno più gravi disservizi informatici accaduti in Italia.
Secondo le stime, sono circa 9 milioni gli account e-mail Libero e Virgilio, entrambi gestiti dalla società Italiaonline, attualmente bloccati.
In questi giorni si sono registrate migliaia di segnalazioni e proteste degli utenti che non riescono ad accedere alle proprie caselle di posta elettronica.
Sul sito di Libero Mail è stato pubblicato il seguente comunicato:
Le nostre parole vanno in primis agli utenti della Libero Mail e della Virgilio Mail, che hanno aperto con noi le loro caselle di posta elettronica: siamo consapevoli del disagio procurato e del disservizio.
Stiamo lavorando incessantemente da ormai diverse ore per risolvere un problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto – dichiara Diego Rizzi, Chief Technology Officer di Italiaonline – e che non è dipeso da sistemi sviluppati da Italiaonline.
Possiamo rassicurare, come già scritto sui nostri portali e touchpoint digitali, che i nostri utenti sono stati in questa situazione di emergenza, e continueranno ad essere sempre, la nostra priorità. L’attuale situazione non è dipendente da attacchi cyber esterni.
Come abbiamo avuto modo di comunicare ai nostri utenti in queste ore, in 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo.
Abbiamo letto tutti i messaggi comparsi sui social network e compreso perfettamente i disagi arrecati. Sappiamo che milioni di italiani contano su di noi per comunicare e questo ci sta dando la spinta per lavorare giorno e notte per risolvere il problema il più velocemente possibile. Non possiamo che scusarci e ringraziarvi per la pazienza e la fiducia”.
Le scuse non convincono tuttavia l’Associazione Nazionale Consumatori – Difesa Risparmiatori, la quale – dichiara l’Avv. Francesco Corfiati – “è pronta ad agire con una diffida nei confronti della società Italiaonline e successiva class action a tutela di tutti gli utenti che hanno subito danni materiali e morali dal blocco delle caselle di posta elettronica, sia gratuite che a pagamento”.
La partecipazione alla class action è gratuita ed in favore di ciascun utente sarà richiesto, mediamente, un indennizzo da € 500 ad € 1000 che potrà essere incrementato in presenza di circostanze particolari (ad esempio, per danni subiti da professionisti e imprese), qualora il disservizio dovesse perdurare, in caso di perdita di dati o di violazione della riservatezza degli stessi.
Gli interessati possono compilare il modulo sottostante per ricevere, gratuitamente e senza impegno, informazioni sull’iniziativa.
I dati personali saranno trattati secondo la normativa vigente e l’informativa sulla privacy pubblicata nel sito.